Era stato denunciato più volte sotto diversi alias per reati contro il patrimonio, la persona e per spaccio di stupefacenti ed era anche stato raggiunto da un provvedimento cautelare emesso dal Tribunale di Velletri con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Nonostante ciò se ne stava tranquillamente a Terni finché nel luglio scorso è stato denunciato dalla Polizia Stradale per resistenza a pubblico ufficiale in concorso. Da lì la Polstrada ha avviato scrupolose indagini che, con l’ausilio dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Terni, hanno portato alla ricostruzione delle aggrovigliate vicende giuridiche di questo tunisino e dei suoi tanti alias. Così è risultato che era già stato allontanato dall’Italia nel 2016 con accompagnamento alla frontiera eseguito dall’Ufficio Immigrazione della Questura di Caltanissetta, come disposto dal provvedimento prefettizio di espulsione amministrativa con il quale si evidenziava la sua particolare pericolosità. In questi casi, fanno sapere dalla questura, il rientro irregolare sul territorio nazionale dello straniero prevede l’arresto obbligatorio. E questo è successo. Dopo vari appostamenti, infatti, il tunisino è stato rintracciato nel centro cittadino e arrestato. Il Tribunale di Terni, con rito per direttissima, ha convalidato l’arresto e rinviato l’udienza al gennaio 2019 confermando, però, l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria già adottato dal Tribunale di Velletri.