“Vaccinarsi non solo è giusto ma deve essere anche un dovere verso il prossimo. Rifiutando le mentalità tipiche del medioevo secondo cui sarebbero i medici (oggi indicati nelle teorie del complotto come Big Pharma) a diffondere malattie”.
È partendo da questo presupposto che l’Evolution Day, consueto appuntamento con la divulgazione scientifica organizzato dall’Associazione Culturale Civiltà Laica di Terni, quest’anno è stato dedicato al tema dei vaccini. Ad affrontare l’argomento, tanto dibattuto negli ultimi anni, è stato chiamato il Professor Giancarlo Pocetta docente di Igiene all’Università di Perugia.
“Il vaccino è importante perché è il principale strumento di prevenzione che noi abbiamo verso alcune malattie infettive contagiose che sono ancora piuttosto diffuse nella popolazione, ha spiegato alla folta platea che si è ritrovata nella Sala Laura di via Carrara, penso al morbillo, all’influenza stagionale, alla meningite, alla polmonite e altre. Quindi è indispensabile fare la vaccinazione sia nei bambini, sia negli adulti, sia negli anziani, nelle fasce più esposte alle conseguenze di una malattia infettiva. E nello stesso tempo sono anche sicuri perché i margini di rischio collegati alla vaccinazione sono bassissimi ed è più vantaggiosa rispetto ai benefici che offre, sia a livello individuale sia a livello collettivo. Vaccini si, quindi, perché sono efficaci, rispondono ad un problema di salute, sono sicuri e affidabili. La gente deve avere fiducia anche perché intorno ai vaccini c’è un sistema di controllo e sorveglianza estremamente rigoroso e sistematico che ci permette di intervenire rapidamente ed efficacemente laddove dovessero insorgere dei problemi”.
Ma se va tutto bene, perché negli ultimi anni si è sviluppata questa forte avversione ai vaccini?
“L’avversione ai vaccini deriva dal fatto che ci sono stati degli episodi, possiamo definirli di mala scienza, risponde il professor Pocetta, cioè soggetti apparentemente qualificati come medici, come scienziati che per interessi personali hanno diffuso informazioni che poi hanno fatto audience, si sono diffuse. L’apparente autorevolezza di questi personaggi ha fatto si che tante persone riducessero la propria attenzione nei confronti delle vaccinazioni. Per fortuna questi personaggi sono stati smentiti nella maniera più drastica ed ufficiale dal punto di vista scientifico ed ora assistiamo ad una ripresa, egli ultimi due anni, dell’interesse verso le vaccinazioni. Certo, c’è ancora molto lavoro da fare, conclude il professore, ci sono molte questioni che debbono essere affrontate, a partire dall’obbligo vaccinale.”