Per chi è al dentro delle cose che riguardano il calcio dei dilettanti e quello giovanile non può non ricordare Mario Cicioni, la sua figura, e per quello che ha fatto per il calcio a Campitello.
Portatore di sani principi Mario è stato uno dei fondatori della Polisportiva Campitello, società nata in una zona della città che aveva bisogno di un centro di aggregazione e così nel 1973 su sua ispirazione e quella di altri suoi amici nasceva la società e tutte quelle iniziative che poi hanno portato il team rossoblù ad essere uno dei più brillanti protagonisti del calcio giovanile umbro.
Per tanti anni, poi, ne è stato il presidente, attento osservatore di quello che accadeva e pronto immediatamente a mediare e risolvere ciò che non andava.
Insomma, una figura di grande dirigente sportivo che ha cercato anche di far crescere il mondo giovanile attraverso programmi televisivi a tema che ho avuto il piacere e l’onore di condurre in cui si sono affrontati argomenti davvero importanti come l’alimentazione nei giovani che praticano sport, la loro crescita fisica e il lavoro fisico da svolgere per una loro corretta crescita, i rapporti che i genitori devono intrattenere con gli allenatori che devono essere anche educatori e tanti altri argomenti interessanti trattati da specialisti del settore analizzato.
Ed è con grande piacere che apprendiamo che l’Amministrazione comunale di Terni e il Prefetto di Terni, dietro richiesta della Polisportiva e della famiglia, del figlio Alessio e della signora Loriana, hanno autorizzato l’intitolazione dello stadio di Campitello proprio a lui, a Mario, che lo ha voluto fortemente.
La cerimonia di intitolazione è in programma per domenica, 31 marzo, alle ore 14,45.