Era tranquillo e sicuro di se durante il controllo dei carabinieri, ma loro esperienza “di strada” lo ha smascherato. Tutto è iniziato in prossimità del Parco delle Grazie, verso l’una di notte, quando l’equipaggio di una gazzella ha notato due persone intente a colloquiare “in disparte”. I due, un italiano ed un albanese, non risultavano gravati da precedenti penali né pendenze in atto ma il volto dello straniero risultava familiare ai militari che hanno deciso di approfondire gli accertamenti accompagnandolo in caserma per procedere al suo fotosegnalamento. Dal controllo delle impronte digitali è risultato che l’albanese, tornato in patria contraendo matrimonio, aveva cambiato cognome, come consentito dalla legge del paese d’origine. Con le vecchie generalità risultava gravato da precedenti penali per reati contro il patrimonio, inerenti lo spaccio di sostanze stupefacenti e l’immigrazione clandestina. Ma soprattutto aveva a suo carico un decreto di espulsione effettiva dal territorio nazionale avendo presentato un’istanza per il riconoscimento della protezione internazionale che era stata respinta. È stato, quindi, arrestato per aver fatto rientro illegale in Italia. L’albanese, dopo la convalida del giudice, è stato sottoposto ai domiciliari in attesa delle successive udienze.
L’operazione rientra nell’ambito dell’attività preventiva dell’Arma finalizzata al controllo dei parchi che viene effettuata con l’impiego combinato sia delle pattuglie del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Terni che delle Stazioni Carabinieri urbane.