È attivo da poco più di un anno ed ha già fatto registrare ottimi numeri. È l’ambulatorio ginecologico per la cura della disfunzione e sofferenza del pavimento pelvico dell’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia – Centro Donna dell’ospedale di Narni, diretta dal dottor Daniele Gallorini. Dal 22 maggio 2017 ad oggi sono state prese in carico 143 pazienti con 720 prestazioni di rieducazione motoria e collettiva. Oltre un terzo di loro ha presentato un netto miglioramento della condizione clinica, sia soggettivo che oggettivo, con un evidente aumento della qualità della vita. La rieducazione del pavimento pelvico è raccomandata come trattamento conservativo di prima scelta per le donne che lamentano incontinenza urinaria. L’esperienza maturata nel presidio ospedaliero di Narni consente di affermare che un trattamento rieducativo personalizzato, scelto in base alla storia psicofisica della paziente e alle sue capacità muscolari, permette di costruire un rapporto di fiducia e collaborazione che incentiva l’aderenza alla terapia. Per un buon successo è infatti necessario che la donna partecipi attivamente alle sedute, sia disposta a modificare il proprio stile di vita e abitudini cercando di replicare al domicilio quanto appreso.
“Visti gli ottimi risultati sin qui ottenuti che confermano, ancora una volta, l’elevata professionalità dei nostri sanitari ed il grado di soddisfazione delle nostre utenti – dichiara il direttore generale dell’Azienda Usl Umbria 2 Imolo Fiaschini – stiamo valutando alcuni progetti e programmi per potenziare e sviluppare ulteriormente questo servizio implementando il team di nuove figure e puntando sulla formazione di primo e secondo livello rivolta agli specialisti che operano sul territorio per creare una rete di cura ed assistenza efficace, capillare ed estremamente qualificata. La riabilitazione del pavimento pelvico risulta, inoltre, anche una delle tecniche più efficaci per diminuire le disabilità derivanti da diverse patologie neurologiche croniche. Per questa ragione – conclude il manager sanitario – la Usl Umbria 2 sta investendo nello sviluppo applicativo della tecnica in varie strutture aziendali”.
L’ambulatorio è rivolto alle donne di tutte le età e si avvale di un team composto da più figure professionali. La dottoressa Nadia Cherli specialista in ginecologia è affiancata da un gruppo di ostetriche coordinate da Alesia Longhi, dedicate al percorso: Lorella Regi, Consilia Calabrese, Valentina Zuccacci e Francesca Anna Filippelli.
Come funziona. Si inizia con una prima visita di circa 40 minuti nel corso della quale si esegue una scrupolosa anamnesi per raccogliere più informazioni possibili sulla storia clinica e sullo stile di vita della paziente. Lo step successivo prevede una visita uro ginecologica per valutare, escludere o individuare eventuali alterazioni anatomiche della statica pelvica, in modo da stabilire un piano terapeutico che può essere farmacologico, chirurgico, fisico.
La terapia fisica consiste in cicli di dieci sedute di rieducazione motoria individuale o di gruppo con l’ausilio o meno, a seconda dell’indicazione medica, del biofeed-back. Le pazienti vengono poi rivalutate dal medico, con secondo accesso uro ginecologico, al termine dei primi dieci incontri. Tale iter ha più o meno una durata di circa 3/4 mesi.